Legge annuale per le PMI: contenuti, valutazioni e proposte emendative
Le rappresentanze imprenditoriali accolgono con favore l’imminente introduzione della Legge annuale per le Piccole e Medie Imprese, considerandola un segnale concreto di attenzione verso un comparto fondamentale del sistema produttivo nazionale. In occasione delle audizioni parlamentari, tuttavia, sono state avanzate numerose proposte di modifica, tra cui la riforma della normativa sull’artigianato, una maggiore considerazione per le micro e piccole attività commerciali, un miglioramento delle condizioni di accesso al credito, ulteriori misure di semplificazione amministrativa e incentivi per la digitalizzazione.
Contenuti del disegno di legge
Approvato in via preliminare dal Governo nel gennaio scorso, il disegno di legge ha avviato il proprio iter parlamentare per l’approvazione definitiva, fase in cui potranno essere recepiti eventuali correttivi. Si tratta di un provvedimento previsto dallo Statuto delle Imprese (Legge n. 180/2011), rimasto finora inattuato.
Tra le disposizioni di maggiore rilievo contenute nel testo attuale si segnalano:
- incentivi fiscali a favore delle reti d’impresa;
- riforma dei Confidi;
- misure di sostegno al comparto moda;
- semplificazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro;
- interventi contro le false recensioni online;
- disposizioni specifiche per startup e PMI innovative.
Posizione delle associazioni di categoria
Le associazioni Confartigianato, CNA e Casartigiani esprimono un giudizio positivo sul provvedimento, ritenendolo uno strumento utile a rafforzare e valorizzare il sistema delle PMI, che rappresentano il 98% del tessuto produttivo nazionale e impiegano il 74,7% della forza lavoro italiana, una percentuale significativamente superiore alla media europea (64,2%).
Vengono particolarmente apprezzate le misure volte a:
- incentivare le aggregazioni tra imprese;
- semplificare gli adempimenti amministrativi;
- agevolare l’accesso al credito;
- promuovere la digitalizzazione;
- favorire il trasferimento generazionale delle competenze.
Le associazioni riconoscono inoltre l’importanza della promozione delle reti d’impresa e della riforma dei Confidi, strumenti ritenuti essenziali per affrontare efficacemente le sfide connesse alle transizioni ecologica e digitale.
Confindustria sottolinea il valore dell’attuazione di una misura prevista da tempo e mai realizzata, ritenendola strategica per sostenere un sistema economico basato prevalentemente su PMI, e per liberare il loro potenziale di crescita. In particolare, viene evidenziata l’efficacia delle agevolazioni fiscali per le reti d’impresa, già sperimentate con esiti positivi in termini di investimenti, sviluppo organizzativo e competitività.
Apprezzamento viene inoltre espresso per:
- le semplificazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro;
- l’esonero dall’obbligo di assicurazione per carrelli elevatori e veicoli impiegati in ambiti ferroviari, portuali e aeroportuali, già coperti da specifiche polizze per la responsabilità civile;
- le disposizioni volte a contrastare il fenomeno delle recensioni false.
Confesercenti valuta positivamente la delega al Governo per il riordino della normativa sui Confidi, le misure a favore del ricambio generazionale attraverso il part-time per i lavoratori prossimi alla pensione e la norma sul contrasto alle recensioni ingannevoli.
Confcommercio condivide l’interesse per tali disposizioni e pone l’attenzione su aspetti di carattere tecnico, tra cui gli strumenti per la valorizzazione, a fini finanziari, delle rimanenze di magazzino.
Proposte di modifica
Nel corso delle consultazioni, numerose associazioni hanno formulato osservazioni e richieste emendative:
- Confartigianato, CNA e Casartigiani sollecitano l’inserimento nel disegno di legge della riforma della legge quadro sull’artigianato, risalente al 1985 e ritenuta ormai non più adeguata alla realtà economica attuale;
- Confindustria propone un ulteriore rafforzamento delle misure di semplificazione, l’adozione di una riforma strutturale del Fondo di Garanzia per le PMI, e maggiori incentivi per gli investimenti digitali, la valutazione della maturità tecnologica e lo sviluppo delle competenze;
- Confcommercio auspica una più ampia estensione delle agevolazioni previste per le startup e le PMI innovative, con l’obiettivo di riconoscere le specificità settoriali, tenere conto dei diversi tempi di sviluppo dell’innovazione e ridurre i costi di compliance, ampliando al contempo la platea dei soggetti beneficiari;
- Confesercenti infine, chiede un rafforzamento delle misure a favore del commercio al dettaglio e di prossimità, con particolare attenzione al settore moda e alle produzioni del Made in Italy.
Disegno di legge sulle PMI: Confcommercio evidenzia l’urgenza della riforma dei Confidi
Nel corso dell’audizione tenutasi presso la Commissione Industria del Senato, nell’ambito dell’esame del disegno di legge annuale sulle piccole e medie imprese – approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 14 gennaio – Confcommercio ha sottolineato l’importanza strategica della riforma del sistema dei Confidi, considerata una leva essenziale per garantire la competitività e la sostenibilità del tessuto produttivo italiano.
«In un contesto in cui, dal 2011, si registra una significativa contrazione dell’offerta di credito alle imprese, in particolare a quelle di minori dimensioni, appare quanto mai necessario rafforzare il ruolo dei Confidi nel supporto all’accesso alla finanza», ha dichiarato Paolo Ferrè, componente del Consiglio di Confcommercio con delega al credito. «È prioritario – ha aggiunto – ampliare la gamma di servizi erogati dai Confidi, così come estendere la platea dei soggetti beneficiari, pur mantenendo il principio di mutualità, oltre a prevedere una revisione dei limiti operativi in materia di volumi di attività finanziaria».
Confcommercio ha inoltre espresso apprezzamento per le disposizioni contenute nel disegno di legge in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, in particolare per l’introduzione di modelli semplificati di organizzazione e gestione della sicurezza (MOG). Secondo Ferrè, si tratta di un intervento potenzialmente decisivo per favorire la diffusione di pratiche virtuose in materia di prevenzione, offrendo alle micro, piccole e medie imprese strumenti più accessibili, sostenibili e adeguati alle loro esigenze operative.
L’Associazione ha ribadito l’esigenza di proseguire lungo la strada della semplificazione normativa, adottando soluzioni capaci di aumentare l’efficienza degli adempimenti senza gravare ulteriormente sulle imprese. In tale prospettiva, ha confermato la piena disponibilità a collaborare con le istituzioni per sviluppare politiche in grado di coniugare crescita economica e tutela della sicurezza.
Infine, Confcommercio ha espresso una valutazione positiva sulle misure previste dal Capo IV del provvedimento, finalizzate a contrastare il fenomeno delle false recensioni online, particolarmente dannoso per i settori del turismo e della ristorazione. «Si tratta di un intervento necessario per restituire trasparenza e affidabilità tanto ai consumatori quanto agli operatori economici», ha osservato Ferrè. Ha inoltre auspicato che l’allineamento della normativa nazionale al Digital Services Act dell’Unione Europea non determini un indebolimento dell’efficacia delle disposizioni adottate, ma al contrario ne favorisca l’estensione, includendo tutte le forme di comunicazione al pubblico suscettibili di generare confusione sulla natura delle prestazioni turistiche offerte.